Andrea Depau
Dopo 5 anni, VMware presenta la sua major release.
All’inizio di marzo 2020 infatti, viene annunciata la nuova versione dell’Hypervisor vSphere 7, che porta con sé diverse innovazioni.
Una delle più grandi sorprese rilasciate con questa versione è il pieno supporto ai contenitori Kubernetes.
Durante il VMworld 2019 è stato annunciato il progetto Pacific, che si poneva come obiettivo l’evoluzione di vSphere, trasformandola in una piattaforma nativa Kubernetes. Con questa nuova versione diventa realtà. Sarà quindi possibile eseguire container e virtual machine simultaneamente nello stesso ambiente, gestendo sia Virtual Machine che Contenitori da un unico punto.
VMware presenta dunque un portafoglio di prodotti e servizi, che consente ai clienti di modernizzare le applicazioni su Kubernetes. Questo prende il nome di VMware Tanzu.
VMware Tanzu, include nel suo portfolio Tanzu Mission Control, che fornisce alle aziende un singolo punto di controllo per gestire i cluster Kubernetes, ovunque essi siano.
Tutto questo grazie anche alla nuova versione di VMware Cloud Foundation, ora alla versione 4. Un’infrastruttura di cloud ibrido per le applicazioni moderne.
VMware 7 con Kubernetes, infatti, sarà al momento disponibile solo su tramite VMware Cloud Foundation 4.
Cerchiamo poi di riassumere le altre grandi novità introdotte da questa versione:
VMware Lifecycle Manager and Update Planner
La soluzione consente di ottimizzare esemplificare la gestione del ciclo di vita del software e dell’hardware.
Con Update Planner che gestisce gli updates ed upgrades all’interno della stessa interfaccia, con delle query sulle matrici di interoperabilità, per verificare quali prodotti all’interno di vSphere soddisfano i requisiti minimi di software e hardware per un corretto aggiornamento di vCenter Server.
Distributed Resource Scheduler (DRS)
Cos’è?
Il DRS è quel sistema che si preoccupa di monitorare le risorse di un cluster e sposta le virtual machine su un altro host se l’occupazione delle risorse lo mette in sofferenza. La logica DRS adesso viene radicalmente cambiata, per meglio soddisfare le esigenze dei container e delle macchine virtuali. Guardando dunque all'efficienza di esecuzione di ogni macchina virtuale anziché bilanciare semplicemente il cluster.
Questo, assegnando un punteggio al cluster DRS, che viene calcolato ogni minuto con diverse metriche.
vMotion
Anche la vMotion è stata di molto migliorata. Questo per sopperire ai problemi di migrazione per tutte quelle Virtual Machine con una occupazione di memoria e CPU elevati. L’impatto sulle prestazioni della vMotion ha sempre impedito all’utente di utilizzare questa funzionalità su questa tipologia di VM.
La memoria viene trasferita a pagine di 1GB (contro i precedenti 4k), che insieme ad altre ottimizzazioni rende il trasferimento più efficiente.
Migliora quindi lo “stun time” rendendo l’operazione più leggera, riducendo di molto il disservizio ed il tempo di esecuzione della vMotion.
Assignable Hardware
Viene introdotto un nuovo framework chiamato Assignable Hardware, sviluppato per supportare i clienti che utilizzano l’accelerazione hardware.
L'indirizzo hardware di un dispositivo PCI e non è più direttamente mappato al file di configurazione di una macchina virtuale, ma ora è presentato come funzionalità del dispositivo PCI e alla macchina virtuale.
Cosa accade?
Quando viene configurata una VM per utilizzare un dispositivo PCI e, verranno presentate tre opzioni:
· DirectPath I/O
· Dynamic DirectPath I/O
· NVIDIA vGPU
DirectPath I/O è la funzionalità legacy per il passthrough di un dispositivo senza interagire con HA e DRS.
Dynamic DirectPath I/O è invece la nuova soluzione che abilita l’assegnazione hardware intelligente per device passthrough. L’assegnazione non è più verso l’indirizzo fisico della risorsa, ma logico verso uno qualsiasi degli host che fornisce la risorsa richiesta.
Per usufruire di questa funzionalità è richiesta la versione 17 del VMHardware.
NVIDIA vGPU, è una soluzione versatile sviluppata in collaborazione con NVIDIA. Per chi interessato si rimanda al più ambio post che spiega come una GPU NVIDIA può essere integrata nella piattaforma vSphere: CLICCANDO QUI
Virtual Machine Hardware version 17
Come già detto è il requisito per usufruire del Assignable Hardware, ma porta con sé altre due nuove funzionalità:
Precision Time Protocol (PTP): Sviluppato per applicazioni che richiedono precisione inferiore al millisecondo.
Virtual Watchdog Timer: Senza un timer watchdog, non esiste un modo standard per sapere se il sistema operativo queste le applicazioni si sono arrestati in modo anomalo. Questo timer watchdog viene in aiuto se il SO guest non risponde più. È importante per le applicazioni in cluster, come database o file system.
Sicurezza
Anche sul fronte sicurezza sono poi stati introdotti diversi miglioramenti, come l’autenticazione tramite un Identity Federation esterna (ADFS), e la nuova funzionalità Trusted Computer Base, per citarne alcuni.
Trusted Computer Base consente alle organizzazioni di dedicare un set di host ESXi molto sicuri e di utilizzare questo set di host per garantire che gli altri host siano attendibili e non siano stati modificati in modo non autorizzato. Per esempio, non sarebbe possibile accendere una VM con crittografia su un host ritenuto non sicuro.
Altre caratteristiche
Con vSphere 7 non è più possibile distribuire Platform Services Controllers esterni o vCenter Server su Windows. Se si esegue l’installazione di vCenter Server 7, verrà automaticamente eseguita la migrazione dell’istanza vCenter su Appliance con PSC incorporato. È stato inoltre aggiunto il supporto per più schede di rete per l'appliance vCenterServer e nuovi strumenti CLI.
Per ulteriori curiosità si condivide il video di lancio di vSphere 7
Si condivide inoltre il link al blog di vSphere 7 che viene costantemente aggiornato con nuove informazioni:
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